Come si fa a raccontare una vita significativa, in maniera non agiografica né aneddotica? La vita di uno “psichiatra di frontiera”, poi… uno che ha attraversato i cambiamenti epocali più importanti nell’assistenza psichiatrica del nostro paese: dalla partecipazione attiva al superamento dei manicomi, alla pratica psicanalitica, alla realizzazione delle prime strutture territoriali, fino alla diffusione del modello riabilitativo e del recovery, unito all’impegno costante nelle società scientifiche regionali e nazionali… sempre rimanendo in contatto e collaborando con il mondo universitario e quello della ricerca nazionale…sempre mantenendo un approccio gentile, sincero e coinvolto… potrebbe sembrare un “survivor”, un sopravvissuto…e già avrebbe di che vantarsi…a me piace pensarlo come un moderno “Odisseo”, che ha acquisito esperienza e conoscenza nel suo viaggio professionale intorno ai mondi della salute mentale e che torna a “Itaca” per raccontare e trasmettere, alle nuove leve e a chi vorrà ascoltare, il suo amore per la professione e la sua profonda umanità.
Questo libro, “Relazione terapeutica e integrazione dei saperi”, rappresenta, a mio avviso, un contributo prezioso per tutti coloro che sono interessati al mondo della salute mentale, per i professionisti e i neofiti, gli utenti e i familiari; per tutti quelli che spesso non sanno “da dove veniamo” e sono alla ricerca di “bussole”, per guidarli nel presente verso il futuro. Spazio all’empatia, dunque, quella partecipazione emotiva, quel “patire insieme”, dei cui principi Mario Nicotera ci fa dono, insieme al suo libro.
Dario Lamonaca