Paola Carozza e la riabilitazione psichiatrica

Paola Carozza e la riabilitazione psichiatrica

Ripercorrere i manuali pubblicati da Paola Carozza è un po’ come rivedere la storia della riabilitazione psichiatrica in Italia degli ultimi trent’anni. Quest’Autrice regala in ogni suo testo informazioni dettagliate e sempre molto aggiornate, sia per quel che riguarda la ricerca e le pubblicazioni scientifiche, sia per i modelli a cui si ispira. In ogni manuale i riferimenti teorici non sono mai fini a sé stessi, ma applicabili e integrabili nei dipartimenti di salute mentale: ne danno testimonianza le numerose esperienze pratiche descritte, che derivano proprio dall’aver attuato in prima persona gli interventi proposti nei vari servizi in cui ha lavorato. Paola Carozza si dimostra una formatrice attenta, aiutando il lettore in un processo conoscitivo e di apprendimento: i testi, chiari e scorrevoli, sono arricchiti da tabelle, esempi, riassunti; anche le tematiche più complesse e difficili da assimilare per un operatore novello, vengono spiegate e riorganizzate, senza perdere però quella dimensione di coerenza interna, continuità e integrazione indispensabile per lavorare in riabilitazione. Paola Carozza è un’autrice colta e raffinata, che sa entusiasmare al lavoro riabilitativo, senza nasconderne le difficoltà e i lati bui, cogliendo quest’ultimi non come fallimento, ma come occasione di riflessione e opportunità di rinnovo. I suoi sono libri che dovrebbero essere presenti nella biblioteca di coloro che si occupano di riabilitazione psichiatrica!

1992-1996 Lugo di Romagna

Da circa un decennio non ci sono più i manicomi, gli ultimi stanno chiudendo in questi anni. È ancora molto forte la spinta a lasciare quel modello, ma cosa fare in alternativa, è tutto da costruire! Le indicazioni pratiche, operative e concrete scarseggiano, soprattutto in riabilitazione. Paola Carozza, nell’esperienza di Responsabile dell’area riabilitativa del DSM Chieto-Ortona, sviluppa due importanti intuizioni: gli operatori hanno bisogno di indicazioni chiare su come svolgere il loro lavoro, ed è necessario un modello di riferimento. Nasce così un intenso rapporto professionale con Mark Spivak, che in più occasioni la stessa Carozza definisce il “suo maestro”, che porta alla costruzione di indicazioni teorico operative e all’applicazione di questo metodo nel centro diurno di Lugo.

 

2003 Chieti

Se un metodo funziona in un posto, perché non replicarlo anche in altri? Ecco allora che l’esperienza di Lugo fa da apripista alla possibilità di prevedere un modello generalizzabile di centro diurno, definendo interventi e procedure che possano essere utilizzate sia a Bolzano che a Catania, e che superino l’autoreferenzialità e l’aspecificità.  Per fare ciò però non è più sufficiente avere solo un metodo: si rendono necessarie procedure metodologiche misurabili, riproducibili e la cui efficacia è stata verificata con l’esperienza

 

2006 Chieti

Qualcosa è cambiato… entra a gamba tesa il tema del Recovery che costringe i servizi ad una nuova mission: non solo ridurre la malattia, ma soprattutto favorire recovery (o perlomeno non ostacolarlo …). Il gioco si fa più complesso: per rispondere alla nuova mission non è più possibile delegare la riabilitazione ai centri diurni, ma tutto il sistema dei servizi si deve rinnovare. Inoltre gli interventi non si occupano più solo di aumentare le abilità, ma devono rispondere a più aree: i  ruoli sociali, la dimensione intrapersonale, le abilità di coping, la cognizione, l’empowerment … Da questo momento inizia un tema importantissimo che Paola Carozza porterà avanti in maniera costante: come favorire la formazione del personale.

 

2010 Ravenna

Paola Carozza in questi anni, oltre a fare il primario, si coinvolge nel direttivo WAPR  (World Association for Psychosocial Rehabilitation). Lei stessa contribuisce alla traduzione e divulgazione di manuali e riferimenti di autori internazionali, in particolare della scuola di Boston. Questo libro è molto chiaro nel suo intento: è finito il tempo di individuare modelli, ora è il tempo di applicarli! Si osserva una crescente attenzione alle neuroscienze e si mantiene forte il tema del recovery: scienza e soggettività non sono in antitesi ma aspetti che convivono e si completano. Se il recovery è il cuore degli interventi, la riabilitazione è la testa. Cambiare anche il paradigma: è il sistema dei servizi che si orienta alla guarigione e il processo riabilitativo è trasversale ai servizi, ne orienta la pratica. Dall’esperienza del servizio di Ravenna emerge ancora più importante il tema della formazione degli operatori, e come questa non possa essere dedicata a pochi, ma debba essere condivisa da tutti coloro che sono coinvolti, proprio per garantire continuità e coerenza di intervento, indipendentemente dai luoghi.

 

2014 Ravenna

Paola Carozza diventa Direttore di Dipartimento. Dimostra che il cambiamento è possibile! Non sarà perfetto, ma si può fare! Rimangono i due assi portanti su cui si fonda la riabilitazione, ma qui rivisti anche alla luce di nuovi studi di ricerca che nel frattempo sono stati portati avanti per la riabilitazione: da un lato l’implementazione di pratiche che si basino sull’evidenza, e dall’altro la necessità di coinvolgere la persona mettendola al centro del processo di cambiamento. Entrambe sono condizioni fondamentali per favorire i percorsi di recovery. Una attenzione particolare in questo testo viene data all’impatto che la malattia ha sulle persone (autostigma e identità, comorbilità fisica…).

Infine, torna il tema della formazione degli operatori: non è possibile il cambiamento senza formare i dirigenti che sono proprio coloro che possono decidere le azioni di rinnovo e la vision dei servizi.

 

Noi oggi non sappiamo se Paola Carozza ci stia preparando qualche altro manuale … sappiamo che nel frattempo è diventata Direttore di Dipartimento a Ferrara, e che si occupa di dimensioni (e organizzazioni) nuove, visto che nel Dipartimento dove lavora sono state inclusi i servizi per  le dipendenze e la disabilità. Inoltre siamo lieti di averla nel direttivo nazionale di SIRP.

Conoscendola, starà sicuramente preparando qualcos’altro … Nel frattempo buona lettura!

Silvia Merlin

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